La colla biologica
Fra le tecniche cosiddette "ablative", la colla biologica è quella di più recente introduzione, ma sta guadagnando rapidamente spazio perchè, rispetto a tutte le altre tecniche di ablazione della vena safena, è quella con minori effetti collaterali e minore rischio di recidive. Tale tecnica prevede utilizzo di una colla altamente biocompatibile (N-butil cianacrilato) appositamente modificata in modo da polimerizzare a contatto con il plasma.
La colla viene depositata nelle vene interessate attraverso un catetere endoluminale; tale catetere, inserito con procedura ecoguidata in modo totalmente indolore dopo minima infiltrazione di anestesia locale nel punto di inserzione, viene portato fino al punto della vena interessato dall’insufficienza valvolare o dalla varicosità (A); una volta depositata una piccola quantità di colla (B), la vena viene compressa (C), sempre sotto controllo ecografico, per consentire
la polimerizzazione della colla e la chiusura definitiva della vena. Il procedimento viene ripetuto, per piccoli segmenti e sotto controllo ecografico, lungo tutta la vena (D). Tutta la procedura è quindi seguita istante per istante grazie all’utilizzo dell’ecografo, che consente la visualizzazione della vena lungo tutto il suo decorso, del catetere e della colla, così come consente di verificare in real-time l’avvenuta chiusura della vena. Proprio la minima invasività della procedura consente di proporla anche a pazienti che assumono anticoagulanti, senza rischi e senza interruzione della terapia.
Questa tecnica permette inoltre l’immediata ripresa della mobilità, l’assenza di complicazioni, evita l’interruzione dell’attività lavorativa, e soprattutto non lascia cicatrici, non richiedendo incisioni della cute o procedure chirurgiche vere e proprie. La letteratura scientifica sull’argomento dimostra, nei pazienti trattati con questa metodica, un netto miglioramento della risoluzione delle varici,
anche rispetto alle consolidate tecniche di laser e radiofrequenze, con un risultato a lungo termine del 98,9%, contro il 95-96% delle tecniche termo-ablative. Rispetto a queste, inoltre, non presenta rischi di lesioni delle strutture vicine, nervi in particolare, dovute alle alte temperature; può quindi venire utilizzata anche in zone delicate per la vicinanza del nervo safeno o popliteo, dove l’utilizzo di temperature eccessive potrebbe essere pericoloso.
Documentazione sulla colla biologica
Pur essendo una tecnica relativamente "giovane", può contare ormai su molti studi scientifici che ne dimostrano la sicurezza e che ne confrontano l'efficacia con gli altri metodi ormai consolidati.
Filmato divulgativo del nostro "Team Endovascolare"